Fotovoltaico in Comunità Energetiche: una rendita in crescita
Il fotovoltaico non è più solo una scelta ecologica: oggi, grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), si trasforma in una vera e propria opportunità di rendita passiva, sicura e crescente. In particolare, per chi partecipa a una CER, l’investimento in impianti fotovoltaici può garantire una rendita di circa 100 euro l’anno per ogni kW installato, con prospettive di crescita nei prossimi anni.
Vediamo nel dettaglio come funziona questo meccanismo, da dove derivano questi guadagni e perché investire nel fotovoltaico in una comunità energetica oggi può essere una delle migliori scelte economiche e sostenibili.
Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Le CER sono gruppi di cittadini, imprese ed enti pubblici che collaborano per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili, soprattutto da impianti fotovoltaici. Il modello è stato introdotto dall’Unione Europea e in Italia ha trovato piena attuazione con il Decreto CER 2024, che prevede incentivi economici molto vantaggiosi.
L’obiettivo è favorire l’autoconsumo locale, ridurre le emissioni e incentivare la partecipazione attiva alla transizione energetica. Ma, oltre all’aspetto ambientale, le CER stanno diventando una vera fonte di reddito stabile per i partecipanti.
Una rendita in crescita
Uno dei dati più interessanti riguarda la rendita annuale per kW fotovoltaico installato all’interno di una CER. Secondo le simulazioni più aggiornate basate sugli incentivi previsti, ogni kilowatt (kW) installato può generare:
- circa 100 euro l’anno, derivanti dalla tariffa incentivante sulla condivisione dell’energia prodotta;
- un’ulteriore quota legata all’autoconsumo, che consente di risparmiare sulle bollette o condividere l’energia con altri membri.
Perché la rendita può crescere nel tempo
La rendita da fotovoltaico in CER non è fissa: può aumentare nel tempo per vari motivi:
- Aumento del prezzo dell’energia
Più cresce il costo dell’energia sul mercato, maggiore sarà il valore dell’energia condivisa e dell’autoconsumo. - Miglioramenti normativi
Gli incentivi attuali sono già molto generosi, ma la direzione è quella di rafforzarli ulteriormente per premiare i comportamenti virtuosi. - Espansione della comunità
Più membri aderiscono alla CER, maggiore sarà l’energia condivisa e più efficiente il sistema, aumentando anche i ritorni economici per i partecipanti. - Tecnologie sempre più efficienti
Gli impianti fotovoltaici stanno migliorando in termini di resa e durata: più energia prodotta, più incentivi generati.
Come funziona la remunerazione
I circa 100 euro per kW/anno sono il risultato della somma di due voci principali:
- Tariffa incentivante del GSE: per ogni kWh condiviso tra i membri della CER, il Gestore dei Servizi Energetici riconosce un incentivo economico che può arrivare fino a 120 €/MWh (ovvero 0,12 €/kWh).
- Valorizzazione dell’energia immessa in rete: l’energia in eccesso, non consumata né condivisa, può comunque essere venduta alla rete elettrica, generando ulteriori introiti.
In pratica, più l’energia viene condivisa all’interno della comunità (es. una famiglia che usa l’energia prodotta dal tetto di una scuola o di un’azienda vicina), più alta è la rendita per ciascun produttore.
Chi può ottenere questa rendita
Tutti possono partecipare a una CER e ottenere una rendita:
- Proprietari di immobili con possibilità di installare un impianto fotovoltaico;
- Comuni ed enti pubblici che mettono a disposizione tetti di edifici pubblici;
- Aziende che vogliono ottimizzare gli spazi inutilizzati (capannoni, parcheggi);
- Cittadini che aderiscono anche solo come consumatori, beneficiando di energia a basso costo.
La forma giuridica più usata è quella della cooperativa o dell’associazione, che gestisce gli incentivi e li redistribuisce tra i partecipanti in base all’energia prodotta, consumata e condivisa.
Un investimento etico, sicuro e redditizio
Investire in un impianto fotovoltaico per entrare in una CER non è solo una scelta green: è anche una decisione finanziaria intelligente. L’investimento iniziale si ripaga nel giro di 5-6 anni, e poi inizia a generare rendite annuali per almeno 20 anni, con zero rischi di mercato, perché gli incentivi sono garantiti da norme statali e gestiti dal GSE.
Inoltre, si tratta di un reddito non tassato, poiché la normativa attuale prevede che gli incentivi delle CER non concorrano alla formazione del reddito imponibile, se restano nell’ambito dell’autoconsumo collettivo.
Oggi, aderire a una Comunità Energetica Rinnovabile non significa solo contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, ma anche creare una rendita personale concreta, stabile e in crescita.
✔️ 100 euro circa all’anno per ogni kW installato
✔️ Incentivi garantiti dal GSE
✔️ Rendita fiscalmente vantaggiosa
✔️ Nessun intermediario: l’energia si condivide tra cittadini e imprese del territorio
✔️ Un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità
In un mondo sempre più incerto, le CER rappresentano una delle poche forme di investimento sicure, etiche e accessibili a tutti.