fotovoltaico in condominio nel 2025. CER comunità energetiche

CER in condominio: Comunità energetiche 2025

Indice

Cos'è la CER in condominio?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono associazioni di cittadini, imprese o enti pubblici che si uniscono per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. In questo modo, l’energia non è più un bene consumato individualmente, ma diventa una risorsa collettiva che porta benefici economici, ambientali e sociali.

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Differenza tra autoconsumo collettivo e comunità energetica

L’autoconsumo collettivo riguarda tipicamente uno stesso edificio o condominio: più utenze collegate a un unico impianto fotovoltaico condividono l’energia prodotta.

 La CER invece amplia questo concetto, includendo più soggetti (anche non residenti nello stesso stabile) che condividono energia rinnovabile attraverso la rete, creando un vero ecosistema energetico locale.

COME RISPARMIARE IN BOLLETTA CON UNA CER CONDOMINIALE

Tutto quello che c’è da sapere sulle comunità energetiche e sugli impianti fotovoltaici

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Come funziona una CER in condominio

Anche i condomini hanno la possibilità di costituire una Comunità Energetica Rinnovabile. La Direttiva Europea RED II (art. 21) disciplina infatti questa configurazione, pensata per favorire l’autoconsumo collettivo all’interno dello stesso edificio.

Si parla di comunità energetica condominiale quando l’impianto di produzione da fonte rinnovabile e i membri che ne beneficiano si trovano all’interno dello stesso stabile o nelle aree di pertinenza del condominio.

In concreto, i punti di connessione dei vari utenti devono essere collegati all’area del medesimo edificio o condominio. Gli impianti possono essere installati sul tetto o negli spazi comuni del palazzo, ma anche presso altre proprietà riconducibili a uno o più condomini, purché restino all’interno della stessa cabina primaria.

L’energia prodotta viene in parte consumata immediatamente e in parte condivisa con gli altri condomini. Oltre al fotovoltaico, possono contribuire anche sistemi di accumulo, pompe di calore e altre tecnologie rinnovabili.

Per costituire un gruppo di autoconsumatori collettivi non è necessario coinvolgere l’intero condominio: bastano anche solo due proprietari o inquilini che vivono in unità abitative distinte ma all’interno dello stesso edificio. Questi soggetti, installando un impianto fotovoltaico condominiale, ne divideranno i costi e saranno i soli a godere dei vantaggi in termini di risparmio energetico.

Un aspetto rilevante è che non serve l’unanimità in assemblea per avviare il progetto. È sufficiente che almeno due utenti finali sottoscrivano un accordo privato e risiedano nello stesso stabile.

Chi non partecipa subito mantiene comunque la possibilità di aderire in un secondo momento, entrando a far parte della comunità energetica già avviata. Altri condomini, invece, potrebbero decidere di non partecipare direttamente ma di mettere a disposizione i propri dati sui consumi, così da contribuire alle analisi di convenienza economica e alla gestione complessiva del progetto.

Il ruolo del Prosumer

In una CER condominiale i condomini possono essere semplici consumatori di energia o diventare prosumer, cioè produttori e consumatori allo stesso tempo. I prosumer immettono in rete l’energia non utilizzata, mentre i consumatori ne beneficiano a costi ridotti.

Green Terrae ha avviato la propria CER, trasformando edifici privati in modelli di sostenibilità energetica. Grazie a impianti fotovoltaici ben dimensionati e a una gestione condivisa. I condomini riescono a ridurre i costi in bolletta e ad aumentare la propria autonomia energetica, creando un forte senso di comunità. 

 

Risparmio in bolletta e incentivi statali: CER in condominio

La partecipazione a una CER permette di abbattere le spese energetiche grazie all’autoconsumo diretto e agli incentivi statali erogati dal GSE. Oltre al risparmio economico, i vantaggi sono ambientali: ogni kWh prodotto da fonti rinnovabili contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO₂, migliorando la qualità dell’aria e rendendo il condominio più green.

Un condominio che produce energia in autonomia aumenta il proprio valore di mercato. Gli immobili con impianti fotovoltaici e adesione a una CER risultano più appetibili per chi cerca case sostenibili e moderne. Inoltre, partecipare a una CER rafforza il senso di comunità tra vicini, trasformando l’energia in un bene condiviso e non solo in una voce di spesa.
 
Gli incentivi previsti dal Decreto CER rappresentano un forte stimolo alla diffusione delle comunità energetiche, offrendo diverse modalità di sostegno economico:
 
  • Tariffa incentivante sull’energia condivisa: il GSE riconosce un contributo per ogni kWh prodotto e autoconsumato virtualmente dai membri della CER. L’incentivo ha una durata di 20 anni a partire dalla messa in esercizio dell’impianto da fonte rinnovabile e varia indicativamente tra 60 e 120 €/MWh, a seconda della dimensione dell’impianto e del prezzo di mercato dell’energia. Per il fotovoltaico è prevista anche una maggiorazione fino a 10 €/MWh in base alla localizzazione geografica.
  • Corrispettivo di valorizzazione dell’energia: oltre all’incentivo principale, i membri della CER ricevono un ulteriore riconoscimento definito da ARERA, pari a circa 8 €/MWh. L’energia prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità del produttore, che può immetterla sul mercato o optare per il meccanismo del ritiro dedicato gestito dal GSE.
  • Contributo PNRR per i piccoli Comuni: nelle comunità energetiche con impianti situati in Comuni con meno di 50.000 abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento, finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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Requisiti per creare una CER in condominio

Le CER sono regolamentate dal Decreto Legislativo 199/2021, che recepisce le direttive europee sulle rinnovabili. In Italia, l’ARERA definisce le regole di funzionamento, mentre il PNRR destina fondi per lo sviluppo delle CER.

 Per costituire una CER condominiale servono:

  1. l’accordo tra i condomini;
  2. la creazione di una forma giuridica (es. associazione o cooperativa);
  3. la stipula di un contratto di condivisione;
  4. la registrazione presso il GSE per accedere agli incentivi.

 

Perché scegliere una CER condominiale 2025

L’energia condivisa viene ripartita in base ai consumi o a quote stabilite dall’assemblea condominiale. Ogni partecipante riceve una parte proporzionale, garantendo equità e trasparenza nella gestione.

Gli investimenti iniziali riguardano l’installazione dell’impianto e gli eventuali sistemi di accumulo. Tuttavia, grazie agli incentivi e al risparmio energetico, il rientro dell’investimento avviene in pochi anni. Con il supporto di realtà come Green Terrae, i condomini possono contare su soluzioni chiavi in mano che semplificano il processo.
 
Partecipare a una CER in condominio significa guardare al futuro dell’energia: risparmio concreto, valorizzazione degli immobili, sostenibilità ambientale e un nuovo senso di comunità tra vicini.
 La CER di Green Terrae è un esempio di come sia possibile trasformare un edificio in un modello di efficienza e responsabilità collettiva, contribuendo alla transizione energetica del Paese.

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