Come funziona la cessione del credito alle banche del bonus 110% per chi ha un mutuo aperto?

Chi eseguirà lavori di eco e sisma bonus nella versione potenziata dal decreto Rilancio, si trova di fronte ad una scelta duplice: portare in detrazione l’intera spesa dei lavori più il 10% (recuperando appunto in compensazione il bonus 110% sulla dichiarazione dei redditi in 5 rate annuali) oppure optare per la cessione del credito. In questa seconda ipotesi si pensa alla fattispecie più comune che è quella dello sconto in fattura applicato direttamente dalla ditta. In questo modo si possono eseguire i lavori gratis, rinunciando al 10% in più riconosciuto in detrazione ma senza anticipare alcuna spesa. Una soluzione per chi ha urgenza di fare lavori nel condominio o a casa ma non dispone di liquidità iniziale.
Tuttavia la cessione del credito potrebbe offrire anche altre possibilità che non sempre vengono adeguatamente prese in considerazione dai contribuenti (e di cui in effetti anche i mezzi di comunicazione hanno parlato ben poco). Pensiamo al caso di chi ha un mutuo aperto con la banca. E se, tramite il bonus 110%, si potesse anticipare l’estinzione del finanziamento?
Come estinguere il mutuo anticipatamente usando il bonus 110%
La detrazione fiscale, riconosciuta a chi effettua i lavori agevolabili senza chiedere lo sconto in fattura alla ditta, può essere trasformata in credito d’imposta concesso alla banca presso cui è stato aperto il mutuo. La cifra, al netto di commissioni e di interessi, potrebbe servire ad estinguere il mutuo anticipatamente rispetto alla data di scadenza prevista dal contratto stipulato con la banca.
Non si tratta di ipotesi marginali. Chi compra casa molto spesso lo fa solo dopo la concessione di un mutuo per l’acquisto immobiliare. Con il pensiero della rata mensile da sostenere prevedere anche una spesa per fare lavori rientranti nell’ eco e nel sisma bonus potrebbe rappresentare una preoccupazione eccessiva sul fronte economico. Lo sconto in fattura è un metodo efficace per fare lavori gratis senza trovarsi ad anticipare alcun costo. Usare l’importo per estinguere il mutuo però potrebbe rappresentare una valida alternativa per liberarsi da un impegno economico fisso mensile che grava sulle proprie spalle. Ciò potrebbe mettere nella condizione di fare i lavori senza il timore di “fare il passo più lungo della gamba” rispetto alle proprie possibilità economiche. L’articolo 121 del decreto Rilancio prevede espressamente la possibilità di “trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile”.
Ecobonus e Sisma Bonus 110%: soggetti beneficiari
Premesso, dunque, che gli interventi riguardano sempre l’edificio nella sua interezza o una parte minima dell’involucro pari al 25%, non tutti possono beneficiare dei nuovi superbonus del 110% ma unicamente:
- condomini;
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Concentrandoci solo sui primi due soggetti, i condomini legalmente costituiti (almeno 2 proprietari e 2 unità immobiliari), dotati quindi di codice fiscale (la cui richiesta va fatta all’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello AA5/6), potranno ottenere tutte le detrazioni fiscali del 110% (ecobonus e sisma bonus) a prescindere se all’interno del condominio ci siamo seconde abitazioni o unità immobiliari di proprietà di società. Nel caso di persone fisiche, mentre la detrazione fiscale per l’adozione di misure antisismiche (sisma bonus) è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires), nel caso di interventi per l’efficientamento energetico (ecobonus) effettuati su edifici unifamiliari, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, la norma prevede che l’ecobonus potenziato al 110% è fruibile unicamente nel caso l’edificio sia adibito ad abitazione principale.

Ecobonus e Sisma Bonus 110%: cosa fare
Come spesso rispondiamo a chi ci pone domande sulle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia (bonus casa), riqualificazione energetica (ecobonus) e miglioramento sismico (sisma bonus), ribadiamo che la prima cosa da fare è valutare la tipologia di intervento/i affidandosi ad un tecnico qualificato che, dopo un colloquio conoscitivo delle necessità, dovrà effettuare un sopralluogo, consigliare la scelta migliore in relazione agli obiettivi del contribuente e, quindi, redigere un progetto (non un progettino o una firmetta su dei moduli, ma un vero e proprio progetto, con la sua importanza ed i suoi costi) che contenga costi certi e simulazioni economiche. Una corretta fase progettuale (i cui costi sono comunque compresi tra quelli che beneficeranno del superbonus del 110%) eviterà problematiche in fase esecutiva, un miglioramento dei risultati e la riduzione dei possibili “imprevisti” che possono sorgere durante la fase esecutiva delle opere.