Il fotovoltaico e la sua importanza
Il solare galleggiante in pochi anni è diventato uno dei soggetti più popolari nei programmi nazionali rivolti al mondo delle rinnovabili. Attualmente questi progetti hanno interessato dighe indiane, miniere di carbone allagate in Cina e bacini idrici in Brasile, senza tralasciare le installazioni italiane, ed ora sono i Paesi Bassi a puntare su “Zon op Zee”, tramite cui, unendo l’impegno di aziende, università e centri di ricerca, si vuole creare la prima vera centrale fotovoltaica offshore.
Lo scopo del solare galleggiante, che crea delle vere e proprie isole di pannelli, è quello di seguire il sole, catturandone le radiazioni. Questo procedimento – attuato in modi e tempi più costanti -permette una produzione del 20% in più rispetto i pannelli tradizionali.
Le installazioni di questo tipo si sono fino ad ora sperimentate in acque interne, laghi e dighe. Sono luoghi più chiusi e facilmente controllabili. Il team olandese si pone, invece, l’obiettivo di operare in mare aperto e proprio per questo sarà fondamentale il contributo dell’Istituto di ricerca marittima.Si stanno sviluppando i primi prototipi basandosi sui principi già utilizzati per i pannelli esistenti. Il loro inserimento sarà effettuato nel Mare del Nord.
Questi progetti permetteranno di adattare a tutte le condizioni possibili l’utilizzo del fotovoltaico, portando quindi ancora una volta in avanti le fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il settore italiano si segnalano impianti simili in provincia di Ravenna, Pisa e nei territori di Bolzano, dove si vogliono sfruttare i laghi in alta quota in quanto più “vicini” al sole. I pannelli utilizzati in questi casi possano essere raffreddati grazie al passaggio dell’acqua sulla superficie. Essa permette un aumento delle potenzialità di lavorazione della struttura, non catturando solo i raggi diretti del sole, ma anche la luce riflessa.